Concierge Blog
Nello stabilimento di Vilpiano oltre alla birra c'era una produzione di malto limitata al fabbisogno interno. Lo stabilimento venne ceduto nel novembre 1924 alla SAPLO (Società Anonima Produzione Lavorazione Orzo). Tra i maggiori azionisti a partire dal 1934 c'era anche la birreria Forst di Lagundo.
Per produrre il malto si usano solitamente cereali germogliati ed essicati, ma in prevalenza orzo.
Il processo per la produzione del malto si suddivide in tre fasi:
macerazione: i chicchi vengono lasciati a bagno nell'acqua per circa 2 – 3 giorni in modo che il cereale né assorba il 35 – 43 %.
germinazione: nel chicco idratato si sviluppano enzimi, che lo fanno germogliare dopo 4 - 7 giorni.
tostatura: il chicco germogliato viene essicato. Dalla tostatura dipende gusto e colorazione. Ci sono vari tipi di malto in base alla temperatura di tostatura: malti chiari a 75° – 80° C, malti scuri a 105° – 120° C.
I malti più utilizzati sono il "Pilsner", il Vienna e il Monaco e sono prodotti solo con orzo. Il malto "Pilsner" è la base delle birre Pils e Lager e delle birre chiare. Il malto tipo Vienna è più scuro (ambrato), colorazione dovuta ad una più lunga tostatura dell'orzo e serve per le birre "Märzenbier" e per le birre da festa. Ancora più scuri sono il malto Monaco ed il malto speciale Caramello con il quale si producono birre particolarmente scure e con aroma dolce di caramello. Sono molti gli anziani di Vilpiano che ancora ricordano l'aroma dolciastro, che intenso si diffondeva nell'aria, quando nel birrificio si produceva il malto soprattutto il Caramello.
Il birrificio Forst di Lagundo a partire dal 1928 produceva la sua birra con il malto della malteria di Vilpiano. La prima fornitura era un collo di malto "Pilsner" e successivamente, fino alla chiusura dello stabilimento di Vilpiano nel 1986, anche Monaco e speciale Caramello.
Quando la malteria venne chiusa l'intero areale è divenuto di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano che ha realizzato un Centro di formazione per il Corpo dei Vigili del Fuoco mantenendo in parte la struttura originale.