Concierge Blog
Una giovane famiglia di Salerno ha soggiornato nella nostra struttura nel periodo di Ferragosto. Quest’anno il nonno non ha potuto raggiungere i familiari perchè impegnato al lavoro.
Il bambino soffriva del “mal di casa”. Gli mancava così tanto il nonno, siccome a casa passano molto tempo insieme.
E durante la cena allo Sparerhof, con il dolce di fragole in tavola, Stefano, cosi il nome del bambino, si apre un po’ e racconta che questa notte stessa vuole rientrare nel Salento dal Nonno Luigi perché domani sera, la sera prima di ferragosto, andranno a mangiare insieme la tipica palatella, il pane tipico di quella zona.
Per sorprendere Stefano, il giorno successivo abbiamo fatto uno sforzo e abbiamo prima preparato l'impasto, dato il giusto tempo per la lievitazione per poi successivamente cuocere al forno il pane in modo da poterlo servire a cena.
A Stefano a tavola è stata servita una pagnotta di pane intera, simile a quella che avrebbe gustato con il nonno.
Noi dello Sparerhof non siamo riusciti a toglierli la nostalgia di casa, ma siamo riusciti a mettere a Stefano un sorriso sulle labbra.
E l’anno prossimo, Stefano tornerà con tutta la famiglia compreso il nonno.
Questo ci ha promesso la famiglia alla partenza.
Verranno tutti al completo??
Stay tuned!!!!
Allo Sparerhof di Vilpiano si é svolto un piccolo congresso di colori e i partecipanti hanno discusso quale è il colore più bello di tutti:
Il giallo? Il rosso? Il verde? Il blu? Il viola? L’arancione?
Durante la pioggia, la discussione è diventata sempre più animata. Dopo un paio di drinks la pioggia si è spostata e sopra il cielo della cascata di Vilpiano è apparso un arcobaleno pieno non solo di colori ma anche di emozioni.
Con un brindisi finale i componenti del congresso si sono accordati:
il colore più bello di tutti è il colore dell’arcobaleno.
Com’è andato a finire il congresso?
Stay tuned!!!
La chiesetta di montagna di S. Elena vanta la posizione più bella tra tutte le chiesette dell’Alto Adige e in una bella giornata come quella odierna il Concierge ha potuto godere di una meravigliosa vista sulle montagne e le cime del circondario Meranese.
La camminata ci ha condotto tra boschi ombrosi ma anche ai soleggiati pascoli, regno delle capre. Dopo breve siamo arrivati al Maso Halsmann, che vanta un ottimo caseificio biologico di latte di capra. Ma a questo rimandiamo la visita al ritorno della nostra passeggiata.
Lungo il sentiero si sentiva il profumo intenso di bosco, ma anche dei funghi, di stagione proprio adesso.
Arriviamo alla chiesetta St. Helena, che si trova su un prato immerso in una foresta di conifere, per una breve visita. La nostra guida ci indica che la chiesetta viene menzionata già nel lontano 1300 ca. La camminata ci porta al nostro punto di ristoro.
La locanda di montagna, Helener Pichl. In terrazza il pranzo tipico di questa stagione: carpaccio di cavolo rapa e pomodoro con semi di girasole e zucca seguito dall’arrosto di vitello con salsa ai finferli e riso. Il dessert era una torta di albicocche succose. E, a pancia piena come vuole la tradizione della Val d'Ultimo, un assaggio di un krapfen appena fritto.
Il tutto accompagnato da un quartino di pinot bianco della cantina di Merano.
Sazi, ma con i piedi di piombo, si ritorna in direzione parcheggio che si raggiunge in circa 40 minuti, ma non prima di fare la visita a Heidi, moglie di Franz del caseificio Halsmann a ca. 1500 m sul livello del mare. Con un acquisto e l’ulteriore peso del formaggio stagionato di capra, si raggiunge la macchina.
Visto l’orario, non era ancora tempo di tornare in sede. Il concierge con il suo entourage a pochi minuti di macchina raggiunge la Sorgente Bagni Oltre Acqua, dove si trova una delle sorgenti di acque minerali di interesse storico.
Nell’omonima locanda si ordina da bere. Abbiamo ordinato solamente acqua. Ma che acqua!!!! Acqua appena sgorgata da una delle fonti della locanda e servita in una brocca. Per aggiungere sapore all’acqua sono stati aggiunti mirtilli rossi e una fetta di limone.
Cosi si che possiamo godere un giorno d’estate….
Stay tuned!!
In questa occasione, la meta era La Malga Penaud.
Una camminata nei boschi di larici, circondati dal ghiacciaio della Val Senales.
Alla partenza, a Vilpiano il sole era splendente. Arrivati al parcheggio sopra il borgo di Certosa di Senales, le cime dei monti erano coperti di nuvole.
Il concierge, dopo aver chiesto la direzione a una signora del posto che si trovava davanti alla propria casa,
si mise in cammino (ma con le parole della signora ancora in testa „Oggi non é una giornata ideale per la
malga penaud…..Le nuvole….").
Pieno di motivazione, per la camminata di ca. 2,30 h., si parte!
Ma la motivazione svanisce quando cadono le prime goccioline di pioggia. „ALT!! Dietrofront“
In queste montagne, a una quota molto più alta, fu ritrovato l'uomo del similaun, la mummia del giaccio!
E allora occorre urgentemente cambiare il piano e, vista l'ora di pranzo, si salta il pranzo al sacco e ci si reca nel paesino di Certosa, per un menu tutto a gusto del concierge.
Salmerino affumicato, porchetta con insalata di patate e infine un piatto di tagliatella ai finferli; il tutto accompagnato da un ottimo calice di vino.
A pancia piena abbiamo visitato l’ex monastero certosino di Monte degli Angeli e dove la „forza si trova nel silenzio“; è stato bello provare questa pace e il silenzio assoluto, il tutto prima di tornare alla base dove il telefono vibra, la campana del concierge suona e il campanello del portone di ingresso squilla!!!.
Vivere il silenzio per qualche istante è una cosa davvero rilassante, quasi fosse una vacanza.
….. Si! il concierge è una persona molto fortunata... vive in un posto dove la gente va in vacanza!
Stay tuned!!!
Dopo aver ricevuto la consegna delle fragole fresche del “Maso Willele”, abbiamo promesso al fattorino, che è sempre lui, il coltivatore di fragole, che un giorno il concierge arriverà al suo maso per controllare la qualità della produzione e vedere se il maso é in buon stato.
Di masi o fattorie il concierge ne ha visti di tutti i colori: trattori rotti, rottami e pezzi di macchinario dappertutto. Da una parte lo stoccaggio delle mele invendute, dall‘altra le pere in stato di putrefazione.
Giorno d‘ispezione allo Willelehof:
Arrivati nella frazione di Montoppio, Comune di san Genesio, si arriva all’indirizzo indicato. Un maso? Altro che maso, sembra di essere in una Villa hollywoodiana. Il prato sembra essere un vero e proprio prato inglese. Il ciottolato era uniforme, nessun sassolino fuori misura.
Arrivati alla piantagione dei lamponi, tutto in stato perfetto. Le fragole erano divise in due coltivazioni: fragole nel letto rialzato e coltivazione di fragole per terra.
Sui prati ben curati ecco il figlio di Paul che si occupa del trattore. E Paul ci ha spiegato il mercato delle fragole. La coltivazione delle fragole è in condizione perfette.
Mmmmmh e le fragole sono così buone!
Improvvisamente avvistiamo in mezzo a un campo un prato pieno di canapa!
Paul!!!!! Non é che te la fumi?
Paul assicura il concierge, che la canapa non é adatta al fumo, é una canapa che si usa quando si cambiano le culture dei frutti.
…. Meno male…..
Il Maso Willele è tenuta in modo impeccabile. Bravo Paul!!
E dopo l‘ispezione si gode del paesaggio di San Genesio con una passeggiata fino alla Malga Jenesier Jöchl, dove ci si incammina fino alla Malga Möltner Kaser così ci godiamo ancora il panorama e un pranzo leggero.
Insalata di cappucci bianchi con Speck abbrustolito e il pane tipico Vinschgerle.
E una volta tornati a casa, di notte si é dormito bene, sarà per la passeggiata nei monti oppure l’effetto della canapa di Paul?
Stay tuned!!!!
Sopra Bolzano: qui, a 1200 metri sul livello del mare, dal 1996 Paul e sua moglie gestiscono il maso Willelehof di San Genesio.
La stagione delle fragole di Willelehof si apre dal mese di giugno e dura fino a settembre.
Paul e famiglia producono anche lamponi e ciliegie, su terreni di circa 1 ettaro per coltura, che maturano da metà Luglio fino alla fine di Settembre.
Noi serviamo le fragole di Willelehof classicamente con gelato.
Nei fine settimana allo Sparerhof produciamo le tartellettes aux fraises, dette anche pasticcini con fragole e crema pasticcera.
E poi c'è la buonissima marmellata di fragole rigorosamente fatta in casa con le fragole di Paul.
Con ansia stiamo aspettando i lamponi e le ciliegie. Cosa ne faremo?
Stay tuned!!!
Martedì è la giornata giusta per pianificare le tante possibili gite da suggerire ai nostri stimati clienti.
Il concierge oggi deve scegliere tra le montagne del Meranese oppure la zona delle “montagna di casa”: il Monte Luco.
Si parte da Santa Valburga nella Val d'Ultimo, si carica la guida „Zia Resi“ che non solo è un'esperta guida alpina ma anche specializzata di guida botanica.
Arrivati al parcheggio prima del paesino Proves ci si incammina verso il "malghetto di Cloz", a metri 1894 slm. Una bellissima vista del Monte Luco proprio davanti a noi, con una prospettiva per noi nuova, abituati a vederlo dall'altra parte della montagna.
Come leggiamo su un cartello ci troviamo sul “sentiero naturalistico Proves" ad ammirare i pascoli di montagna; qui, in sudtirolo, si trovano prevalentemente malghe di alta montagna per la maggior parte situate sopra il limite del bosco e, conseguentemente, su terreni acidi sui quali possono svilupparsi soprattutto delle fitocenosi di scarsa produttività; nelle malghe, però, pascolano soprattutto bovini giovani che, quanto alla qualitá del foraggio, sono meno esigenti dei bovini adulti.
Continuiamo a goderci la splendida vista delle montagne che ci circondano. E ogni tanto si parla ad alta voce „ORSO CI SEI??“ Questa, infatti, è la zona dove vivono degli esemplari d‘orso del progetto Life Ursus per la tutela della popolazione di orso bruno del Brenta.
Il conciege non ha capito se le signore stavano ammirando la vista montagna, oppure il chitarrista??
Prima di rientrare il concierge ha suonato i campanacci, per svegliare le signore incantate dal casaro e dalla sua musica.
Cosa sogneranno?
Le prossime signore che chiederanno consiglio su un itinerario, il nostro consiglio sarà la malga con il casaro!!!
Stay tuned!!!!
Normalmente nei mesi di aprile e maggio se ne usa tanta per la salsa bolzanina che accompagna gli asparagi.
Ma quest'anno, con la stagione degli asparagi saltata causa Covid-19, che si fa?
Allora, raccogliamo l'erba cipollina, si lava, si trita, si aggiungono semi di girasole rosolati. Si ritrita il tutto con l'aggiunta di uno spicchio d'aglio, un poco di grana grattugiato e un pizzico di sale. Con il composto si riempiono i vasi e si sigilla con l'olio di semi.
Et voilà, un bel piatto di linguine al pesto di erba cipollina per tutte le volte che ne avremo voglia!
Cos'altro si può fare con il pesto?
Stay tuned!!!